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Il ricordo di due partigiani uccisi
e i ragazzi della media Confalonieri
Rosella Stucchi


C.Bettona
Rosella Stucchi presidente dell'ANPI di Monza, Cherubina Bertola vicesindaco di Monza, un assessore di Arcore in rappresentanza del sindaco, Valentina Quitadamo del FOA Boccaccio, Egeo Mantovani, classe 1920 ex partigiano

L'otto novembre 2012, come ogni anno in quella data, sono stati commemorati due partigiani, Giuseppe Centemero e Alberto Paleari, nella piazzetta che è conosciuta come “ex Upim”, ex perché l'Upim non c'è più.
In questo luogo l'otto novembre 1944 sono stati gettati i corpi ormai esanimi dei due partigiani torturati e uccisi nella ex Casa del Fascio, oggi l'Ufficio Imposte. E allora il palazzone ex Upim non c'era, lo spazio faceva parte di piazza Trento e Trieste, la piazza principale della Città.

Da tempo l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) chiede che la piazzetta sia intitolata ai due partigiani come era stato ufficiosamente fatto subito dopo la Liberazione.
Da alcuni anni presenziano alla cerimonia una o più classi della scuola media Confalonieri di via San Martino; quest'anno era presente anche una classe del liceo Zucchi con il dirigente scolastico di entrambe le scuole ed alcuni professori.

I ragazzi della 3º C della Confalonieri, una classe cosmopolita come vedrete, hanno poi meditato sui discorsi ascoltati, ne hanno discusso ed hanno deciso di scrivere una lettera al sindaco, chiedendo appunto l'intitolazione della piazzetta ai due caduti per la Libertà.

prima targa
Egregio Sig. Sindaco,
quest'anno a scuola stiamo affrontando il '900 e, in particolare, ora ci stiamo occupando della II Guerra Mondiale.
E' stato per noi significativo, perciò, partecipare alla commemorazione dei due partigiani, Paleari e Centemero, in quella che si dovrebbe chiamare: piazza "Due martiri".
Il loro sacrificio per la libertà d'Italia ha colpito la nostra classe.
Le scriviamo questa lettera, dunque, perché accolga la richiesta che l'ANPI rivolge da anni al nostro Comune: intitolare la piazza dove furono uccisi ai "Due martiri".
Questo consentirà a tutti, ma soprattutto ai più giovani, di mantenere sempre vivo il ricordo di chi si è sacrificato per noi.
Ci siamo resi conto che senza la partecipazione alla cerimonia commemorativa neppure noi, cittadini monzesi, avremmo saputo quanto era accaduto a due passi dalla nostra scuola.
Crediamo perciò che una targa non sia solo un giusto tributo alla memoria, ma anche un modo per mantenere un rapporto passato-presente e per far crescere, in futuro, uomini consapevoli.
A questo proposito le inviamo stralci di alcune nostre riflessioni scritte al rientro in classe, profondamente coinvolti dalle testimonianze ascoltate:
"... i due anziani partigiani ci hanno commosso e sosteniamo la loro richiesta ..."
"... anche nel mio paese, lo Sri Lanka, c'è stata una guerra durata 30 anni che ha richiesto il sacrificio di molti uomini in nome della libertà ..."
"... mio padre è cubano: Cuba è un paese che ha lottato molti anni per avere l'indipendenza dagli spagnoli. I bambini cubani hanno un grande rispetto per la loro patria e vengono educati, fin da piccoli, ad onorare gli eroi che hanno contribuito alla liberazione del loro paese ..."
"... durante la seconda guerra mondiale anche in Albania i nostri partigiani hanno combattuto contro i fascisti. Gli italiani del battaglione Gramsci, che dopo l'8 Settembre sono stati abbandonati al loro destino, hanno lottato al fianco della resistenza partigiana per la liberazione dell'Albania dall'occupazione nazista. Siamo albanesi riconoscenti ai partigiani italiani ..."
"... la Turchia, da dove ha origine la mia famiglia, ha raggiunto la libertà dopo una guerra durata 5 anni. Anche nel mio paese si onorano e si ricordano i morti per la libertà; ed io sto aspettando di poter diventare italiano perché libertà è anche questo ..."
"... vengo dall'Ucraina, la nostra capitale, Kiev, è stata liberata dalle truppe del Primo Fronte Ucraino che, il 6 Novembre 1943, hanno cacciato i nazisti. Anche nel mio paese molti hanno dato la vita perché io oggi possa essere libero ..."
"... è importante mantenere viva la memoria. Quando un giorno i nostri nipoti ci chiederanno il perché del nome di questa piazza saremo orgogliosi di poter raccontare la parte di storia che abbiamo toccato con mano ..."
"... la presenza delle istituzioni ha onorato i caduti per la libertà in modo che non si dimentichi il passato ..."
"... la piazza, per un certo periodo, è stata ricordata dai cittadini come largo "Due martiri". In seguito si è persa questa abitudine, forse perché la gente non ricorda più quei fatti. Secondo me, come ragazzo e come italiano, è importante chiamare piazza "Due martiri" quel luogo, perché bisogna ricordare coloro che sono morti per noi e per la nostra libertà. Senza di loro l'Italia oggi non esisterebbe ..."
"... mia madre proviene dalla Costa d'Avorio, dove ci sono stati numerosi esempi di resistenza al colonialismo e alla schiavitù ..."
"... sono vissuta per anni negli USA, non so se lei vi è mai stato. A Ellis Island si trova la Statua della Libertà, essa fu donata agli americani dai francesi quando si liberarono dal giogo inglese. Nella guerra per l'indipendenza americana morirono moltissime persone: la Statua della Libertà è lì proprio per ricordarli e onorarli ..."
Attendiamo fiduciosi la sua risposta
Cordiali saluti
I ragazzi della 3C - SMS Confalonieri – Monza

C.Bettona

Il sindaco ha assicurato che la sua amministrazione provvederà a deliberare questa intitolazione.
L'iniziativa di questi ragazzi dà fiducia nei giovani e in tanti insegnanti sensibili e capaci !
Rossana Valtorta dell'ufficio di presidenza dell'ANPI di Monza ha scritto: “La lettera mi ha molto emozionato per come i ragazzi hanno colto il senso di universalità della Resistenza, riconducendola alla storia dei loro Paesi di provenienza”.

Rosella Stucchi


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  12 gennaio 2013